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Live auction - bmv_948579 - MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Denier

MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Denier q.SPL
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Valutazione : 1 200 €
Prezzo : no offerta
Offerta maxima : no offerta
Data di fine vendita : 24 settembre 2024 15:56:29
Tipo : Denier
Data: (VIIe-VIIIe siècles)
Data: s.m.
Nome della officina / città: Banassac
Metallo : argento
Diametro : 12 mm
Asse di coniazione : 3 h.
Peso : 1,13 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Denier frappé sur un flan irrégulier et un peu court. Hauts reliefs. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Monnaie provenant de la collection Philippe Schiesser

Diritto


Descrittivo diritto : Calice à deux anses ou mitre stylisée (?), surmonté d’une croixet.

Rovescio


Titolatura rovescio : A, K, W, A.
Descrittivo rovescio : Croix aux bras bifides, une lettre dans chaque canton.

Commento


Le calice, typique du monnayage d’argent de Banassac, est différent sur ce denier par rapport à ceux du Belfort, par exemple. Pour ce type, toutes variétés confondues, G. Depeyot n’a répertorié que neuf exemplaires ; les trois du Belfort, trois de la vente Cahn 1932, deux du trésor de Saint-Pierre-les Etieux et un du trésor de Bais. Un dixième exemplaire est aussi classé à Banassac à cause du calice, mais d’un tout autre type (cf. B. 5757).
Au revers, les lettres A et Z sont relativement nettes dans les 3e et 4e cantons de la croix, mais les lettres dans les deux premiers cantons sont difficiles à identifier. D’après les monnaies n° 774 à 777 du Belfort, il devrait s’agir de RA-G ou LA. Les lettres RAG ont fait attribuer ces deniers à Ragenfrid, mais A. de Belfort les restitue à Banassac en raison des analogies avec les monnaies d’or au calice.
Seulement sur l’exemplaire proposé ici, l’analogie n’est pas du tout évidente et les lettres semblent plutôt être E (rétrograde) au premier canton et D au deuxième canton !
Bien qu’aucune autre monnaie d’argent s’en approchant ne semble être publiée, il est permis de douter de la parenté de ce denier avec les monnaies traditionnellement attribuées à Banassac ?.

Cronistoria


MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere

(VII secolo)

Durante i primi tre secoli della nostra era Banassac, conosciuta come Banaciacum, era la seconda città del Gévaudan dopo Javols (Gabalum). Si estende sull'attuale posizione del villaggio, lungo le rive dell'Urugne fino alla scarpa di Malepeyre. La sua prosperità è dovuta alla produzione di ceramiche sigillate. I laboratori di ceramica si trovavano sulle rive dell'Urugne. Il loro insediamento è facilitato dalla presenza in loco di argilla di buona qualità, dalla vicinanza di un fiume, dalla legna da ardere per i forni e dalla vicinanza di un asse di comunicazione che collega Millau a Javols. Banassac era di nuovo famoso nel Medioevo grazie alle sue zecche, che ne fecero uno dei centri più attivi del Gévaudan nel VI e VII secolo. Era la città dove veniva coniato il maggior numero di monete d'oro, sous e triens; alcuni coniati con le effigi di Childeberto II o Cariberto II re d'Aquitania e d'Austrasia. Secondo alcuni, la decima delle monete d'oro merovingie conservate fu coniata a Banassac. Il motivo ricorrente di Banassac è un vaso, forse un residuo di una tradizione della ceramica....

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