bgr_936870 - CALABRIA - TARENTUM Nomos ou didrachme
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Tipo : Nomos ou didrachme
Data: c. 275 AC.
Nome della officina / città: Tarente, Calabre
Metallo : argento
Diametro : 20,5 mm
Asse di coniazione : 5 h.
Peso : 6,57 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Superbe exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés. Très belle représentation du droit. Patine grise avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Descrittivo diritto : Cavalier nu passant à droite, se couronnant lui-même ; entre les jambes du cheval, le chapiteau d’une colonne ionique.
Legenda diritto : SW/ IALO.
Rovescio
Descrittivo rovescio : Taras nu, chevauchant un dauphin à gauche, tenant un aplustre de la main droite et une quenouille de la main gauche.
Legenda rovescio : TARAS/ ANQ.
Traduzione rovescio : (Tarente).
Commento
C’est l’un des nomos les plus courants pour le monnayage de Tarente pour cette période. L’aplustre que tient Taras au revers est un symbole maritime. En revanche, la présence de la quenouille reste plus énigmatique et fait peut-être référence à l’une des nombreuses activités de la cité.
Cronistoria
CALABRIA - TARENTUM
(281-272 a.C.)
Pirro Stratego, re di Epiro
In seguito all'arrivo di Pirro in Italia, nel 281 aC, il console L. Emilio Barbula devastò il territorio dei Tarentini dopo la distruzione di una squadriglia romana nel Golfo di Taranto. Pirro, grazie ai suoi elefanti e alla sorpresa di tutti, vinse l'indecisa battaglia di Eraclea nel 279 a.C., da qui l'espressione "vittoria di Pirro" che equivale a una vittoria che lascia il vincitore così sfinito che una sconfitta non lo avrebbe indebolito Di più.
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