Live auction - bga_352600 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “à la rouelle”
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Le offerte vincenti saranno sottomesse ai 18% per spese di compartecipazione alla vendita.
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| Valutazione : | 1 500 € |
| Prezzo : | 750 € |
| Offerta maxima : | 750 € |
| Data di fine vendita : | 30 giugno 2015 15:41:59 |
| partecipanti : | 1 partecipanto |
Tipo : Tétradrachme “à la rouelle”
Data: c. IIe-Ier siècles AC.
Metallo : argento
Diametro : 25 mm
Asse di coniazione : 11 h.
Peso : 12,71 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Superbe exemplaire, sur un flan large, avec des types bien centrés. Superbe patine de médaillier, finement irisée
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbue de Zeus (?) à droite, une couronne de lauriers stylisée dans la chevelure.
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Cavalier au pas à gauche, sans bras ; la crinière et la queue du cheval pointées ; une rouelle au-dessus de la croupe.
Commento
Cet exemplaire à la rouelle est très rare. Le cavalier simplifié à l’excès, sans bras, et le cheval a la particularité d’avoir la crinière et la queue traitées en pointillés. Cette rare série semble très mal représentée avec aucun autre exemplaire rigoureusement identique dans les ouvrages consultés.
Cronistoria
CELTI DEL DANUVIO
(III-I secolo a.C.)
Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.
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