Live auction - bga_700156 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme au cavalier, imitation de Philippe II
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Le offerte vincenti saranno sottomesse ai 18% per spese di compartecipazione alla vendita.
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| Valutazione : | 600 € |
| Prezzo : | no offerta |
| Offerta maxima : | no offerta |
| Data di fine vendita : | 25 gennaio 2022 16:08:17 |
Tipo : Tétradrachme au cavalier, imitation de Philippe II
Data: (IIIe siècle avant J.-C.)
Nome della officina / città: Atelier indéterminé
Metallo : argento
Diametro : 24 mm
Asse di coniazione : 11 h.
Peso : 13,98 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur petit flan irrégulier bien centré à l’usure plus marquée au revers qu’au droit. Belle tête encore hellénisée de Zeus. Début de stylisation au revers. Patine de collection ancienne
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Zeus à droite ; grènetis.
Rovescio
Titolatura rovescio : LÉGENDE CORROMPUE.
Descrittivo rovescio : Cavalier au pas à droite, tenant une palme de la main droite ; le cheval lève l'antérieur à droite ; entre les jambes, les restes d’une branche.
Legenda rovescio : (HS)
Commento
Ce type qui n’est pas repris dans Pink ou par Kostial, Kelten im Osten, doit être précoce et appartient aux premières imitations celtiques du monnayage de Philippe II de Macédoine. Si la légende n’est plus identifiable, deux petites lettres, typiquement grecques,sont placées verticalement sous le cheval. D’autre part, la tête du cavalier fait plutôt penser aux premières émissions du même monnayage avec le cavalier coiffé de la kausia.
Cronistoria
CELTI DEL DANUVIO
(III-I secolo a.C.)
Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.
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