E-auction 6-1138 - bga_163885 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme au type “Bartkranzaverse”
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SENZA COSTI PER GLI ACQUIRENTI.
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| Valutazione : | 180 € |
| Prezzo : | 87 € |
| Offerta maxima : | 95 € |
| Data di fine vendita : | 06 maggio 2013 17:12:30 |
| partecipanti : | 4 partecipanti |
Tipo : Tétradrachme au type “Bartkranzaverse”
Data: c. IIe-Ier siècles AC.
Metallo : argento
Diametro : 20 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 11,17 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire centré des deux côtés. Portrait stylisé et beau revers
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbare barbue à droite, une sorte de couronne de lauriers tombe sur l'arrière de la chevelure ; grènetis circulaire.
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Cavalier casqué au pas à gauche ; le casque se termine par un annelet.
Commento
Ce type est directement inspiré par le “type au rameau” ; à l’extrémité du “casque chevelure” se trouve un annelet. Devant, entre le cheval et le cavalier, nous trouvons un rameau qui rappelle la palme du héros du tétradrachme de Philippe II de Macédoine (GC 6680). Sous la bouche du cheval, le petit quadrupède du type “Bartkranzaverse” est hors flan sur cet exemplaire.
Cronistoria
CELTI DEL DANUVIO
(III-I secolo a.C.)
Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.
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