v59_0382 - CLODIO ALBINO Denier
MONNAIES 59 (2013)
Prezzo di inizio : 320.00 €
Valutazione : 550.00 €
lotto invenduto
Prezzo di inizio : 320.00 €
Valutazione : 550.00 €
lotto invenduto
Tipo : Denier
Data: 194
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 650 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,12 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 5e
Emission: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale et irrégulier. Très beau portrait massif d’Albin avec la titulature courte. Revers à l’usure régulière de frappe un peu molle. Patine grise superficielle avec des reflets dorés, légèrement tachée au revers
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : D CL SEPT AL-BIN CAES.
Descrittivo diritto : Tête nue de Clodius Albinus à droite (O°).
Traduzione diritto : “Decimus Clodius Septimius Albinus Cæsar”, (Décimus Clodius Septime Albin césar).
Rovescio
Titolatura rovescio : ROMA-E A-E-TERNAE.
Descrittivo rovescio : Roma (Rome) casquée et drapée assise à gauche, appuyée sur un bouclier, tenant le palladium de la main droite tendue et une haste renversée.
Traduzione rovescio : “Romæ Æternæ”, (À la Rome éternelle).
Commento
Titulature courte d’Albin avec CL au lieu de CLOD. Césures de légende de droit et de revers inhabituelles.
Cronistoria
CLODIO ALBINO
(04/193-19/02/197)
Cesare
Albin fu proclamato nell'aprile 193, al più tardi a maggio. Dopo l'eliminazione di Dide Julien, si accontenta del titolo di Cesare subordinato a Settimio Severo. Nel 194 Albino fu console per la seconda volta con Settimio Severo. Il suo primo consolato è sufficiente. La rottura si consuma dopo la vittoria di Settimio Severo su Pescennio Niger. Albin, rimasto a Roma, si proclamò augusto. Settimio Severo eleva Caracalla al cesarato il 27 maggio 196. Dopo la caduta di Bisanzio, in estate, marcia su Roma, che Clodio Albino ha abbandonato, seguito da gran parte del Senato. Profugo in Gallia, Albin fu infine picchiato il 19 febbraio 197 vicino a Lione. Albin, la sua famiglia e molti sostenitori (oltre 20.000) furono giustiziati per rappresaglia.
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