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fjt_708979 - COUR DES MONNAIES DE PARIS HENRI III 1580

COUR DES MONNAIES DE PARIS HENRI III BB
65.00 €
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Tipo : HENRI III
Data: 1580
Metallo : ottone
Diametro : 28 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 4,06 g.
Orlo : lisse
Grado di rarità : R2
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Exemplaire provenant de la Collection MARINECHE

Diritto


Titolatura diritto : CURIA. MONETAR. FRANCIAE.
Descrittivo diritto : Écu de France couronné et entouré du collier de l'ordre de St Michel.
Traduzione diritto : (Cour des monnaies de France).

Rovescio


Titolatura rovescio : PATET. FALLACIA. TANDEM ; À L'EXERGUE : 1580.
Descrittivo rovescio : Archimède debout à gauche, fait l'expérience de la couronne du roi Hiéron dans l'eau.
Traduzione rovescio : Il découvre cependant le principe du phénomène.

Commento


Au XVIe siècle, la Cour des monnaies de Paris fit frapper une grande diversité de jetons dont les motifs changeaient presque chaque année. L'iconographie du revers fait allusion à la découverte de l'hydrostatique par Archimède et à son fameux théorème : le roi de Syracuse, Hiéron, soupçonnant un orfèvre de lui avoir fabriqué une couronne d'or, frauduleusement alliée d'argent, demanda à Archimède de déterminer s'il y avait eu fraude sans détruire la couronne. Après maintes réflexions il trouva la solution dans sa baignoire. Le revers représente Archimède trempant la couronne de Hiéron dans une bassine afin d'en déterminer la densité.

Cronistoria


COUR DES MONNAIES DE PARIS

(1552-1791)

Nel medioevo la Camera delle Valute, situata nel Palazzo, negli stessi locali della Camera dei Conti, era preposta al controllo delle zecche.. Nel 1522 Francesco I le conferì i poteri di un vero e proprio tribunale per giudicare i casi relativi alla moneta falsa. Nel 1552, Enrico II eresse questa Camera a corte sovrana, meglio conosciuta come Cour des currencys de Paris. Il Tribunale delle Valute di Parigi aveva, oltre ai suoi poteri giudiziari, una funzione politica (rimostranze, redazione di alcuni editti. . . ) e controllo su pesi e misure (conservava in particolare la pila cosiddetta "di Carlo Magno"). Dal 1704 al 1771 rinunciò a parte della sua giurisdizione a favore della Cour des currency de Lyon. Il tribunale valutario di Parigi fu abolito nel 1791, durante la Rivoluzione. Il Provost General of Currencies era una società responsabile della sorveglianza delle valute e dell'applicazione delle sentenze della Cour des Currency nei secoli XVII e XVIII.. Alla sua testa, il preposto generale delle monete era un ufficiale istituito per conoscere i reati di monete falsificate e istruire sommariamente i processi di monete falsificate, i cui atti venivano poi presentati al Tribunale delle monete.

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