brm_607054 - GALLIENO Antoninien
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Tipo : Antoninien
Data: émission dite "du septième consulat"
Data: 266
Nome della officina / città: Milan
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 20,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 2,90 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 6e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale, bien centre des deux côtés. Beau portrait particulier de Gallien. Très joli revers de style fin, bien venu à la frappe. Belle patine grise superficielle avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP GALLIENVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié de Gallien à droite drapé sur l’épaule gauche (O1).
Traduzione diritto : "Imperator Gallienus augustus", (L’empereur Gallien Auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : FORTVNA REDVX/ -|S.
Descrittivo rovescio : Fortuna (la Fortune) debout de face regardant à gauche, tenant un gouvernail de la main droite au-dessus d’un globe et une corne d'abondance de main la gauche.
Traduzione rovescio : "Fortuna Redux", (La Fortune qui fait revenir).
Commento
Avec l’intégralité de son argenture superficielle. Rubans de type 2. Le pan de paludamentum est visible de chaque côté de l’épaule. Ce type semble beaucoup plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux.
Cronistoria
GALLIENO
(07/253-08 o 09/268)
Augusto
Gallien, figlio di Valérien I, nacque nel 218. Fu subito associato dal padre al potere e fu a capo dell'Occidente, mentre suo padre andò in Oriente. Ottenne una brillante vittoria sui tedeschi e consolidò il limes renano-danubiano. Dopo la cattura di Valérien in Oriente, Gallien deve affrontare su tutti i fronti. L'impero si disgrega. Gallia, Spagna, Germania e Bretagna si separano con Postum che per primo eliminò Salonin, figlio di Gallien. È l'usurpazione di Macriano e Quieto in Oriente. Gallien trascorrerà gli ultimi otto anni della sua vita cercando di rimettere insieme i pezzi di questo impero. Infine, fu assassinato nel settembre del 268 sotto le mura di Milano mentre assediava Aureolo, il capo della cavalleria, che si era ribellato.
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