brm_843298 - GIULIO CAESAR Denier
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Tipo : Denier
Data: février - mars
Data: 44 AC.
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 950 ‰
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,18 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan légèrement décentré au droit, revers idéalement centré. Usure régulière et quelques faiblesses. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
B.48 (Julia) - BMC/RR.4169 - CRR.1073 a - RRC.480 /10 - RSC.38 - RCV.1413 (2240$) - CRI.107 a - C.38 - CMDRR.33 (2000€)
Diritto
Titolatura diritto : CAESAR - DICT PERPETVO.
Descrittivo diritto : Tête laurée de César à droite .
Traduzione diritto : “Cæsar Dictator Perpertuo”, (César dictateur perpétuel).
Rovescio
Titolatura rovescio : P. SEPVLLIVS - MACER.
Descrittivo rovescio : Vénus debout à gauche, tenant une Victoriola de la main droite et une lance transversale de la main gauche, appuyée sur un bouclier placé sur un globe.
Traduzione rovescio : “Publius Sepullius Macer”, (Publius Sepullius Macer).
Commento
Peut-être un des derniers deniers frappés du vivant de César, sujet controversé entre les différents historiens et attributions.
Cronistoria
GIULIO CAESAR
(13/07/100-15/03/44 a.C.)
Giulio Cesare, nato nel 100 a.C., appartiene al partito di Mario e si oppone giovanissimo a Silla. Fu pretore nel 62 a.C., prima di formare con Pompeo e Crasso il primo triumvirato nel 59 a.C., anno del suo consolato. Riceve quindi un impero proconsolare sulla Gallia, rinnovato nel 54. Combatte Vercingétorige a Gergovie poi ad Alesia. Assediato, il capo gallico deve arrendersi. Crasso essendo stato ucciso a Carre, in Mesopotamia, nel 53 aC, Cesare si arrabbiò con Pompeo e marciò su Roma nel 49 aC Nel 48 aC, a Farsalo, schiacciò Pompeo che fuggì in Egitto dove fu assassinato. Cesare deve quindi affrontare i figli di Pompeo e il partito pompeiano. Li sconfisse a Thapsus (Africa, morte di Catone di Utica) nel 46 aC ea Munda (Spagna, morte di Gneio Pompeo). Cesare fu assassinato alle Idi di marzo (15 marzo 44 a.C.) da Cassio e Bruto. Fu divinizzato dopo la sua morte nel 42 a.C..
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