brm_360918 - GIULIA DOMNA Antoninien
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Articolo venduto sul nostro negozio (2015)
Prezzo : 225.00 €
Articolo venduto sul nostro negozio (2015)
Prezzo : 225.00 €
Tipo : Antoninien
Data: 215
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 5,00 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 6e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large, ovale et irrégulier, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Joli portrait de Julia Domna. Revers très inhabituel dans le monnayage romain ! Jolie patine grise avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection MG
Diritto
Titolatura diritto : IVLIA PIA - FELIX AVG.
Descrittivo diritto : Buste diadémé, drapé de Julia Domna à droite, vu de trois quarts en avant, la chevelure en tresses, ramenées derrière la tête, le tout posé sur un croissant (L15).
Traduzione diritto : “Iulia Pia Felix Augusta”, (Julie pieuse et heureuse augusta).
Rovescio
Titolatura rovescio : LVNA LVCIFERA.
Descrittivo rovescio : Luna (la Lune) dans un bige galopant à gauche, voilé, avec un diadème lunaire.
Traduzione rovescio : “Luna Lucifera”, (Lune qui apporte la lumière).
Commento
Poids léger. Ce type est en fait beaucoup plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux.
Cronistoria
GIULIA DOMNA
(+217)
Augusta
Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..
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Descrittivo
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