v21_2861 - MACRINO Tétradrachme syro-phénicien
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 250.00 €
Valutazione : 450.00 €
lotto invenduto
Prezzo di inizio : 250.00 €
Valutazione : 450.00 €
lotto invenduto
Tipo : Tétradrachme syro-phénicien
Data: 217-218
Nome della officina / città: Séleucie, Syrie, Séleucie et Pierie
Metallo : billone
Diametro : 26,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 15,25 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Portrait inhabituel. Très joli revers. Une patine grise recouvre l’ensemble de la pièce
N° nelle opere di riferimento :
Prieur 1190 (33 ex.)
Pedigree :
Cet exemplaire provient de CNG 39, 18 juin 1996, n° 989
Diritto
Descrittivo diritto : Buste lauré, drapé et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en avant (A*).
Legenda diritto : .AUT K M OP SE- . - MAKRINOS SEB, (Autokratoros Kaisaros Markos Opellios Seouhros Makrinos Sebastos)
Traduzione diritto : (L’empereur césar Marc Opel Sévère Macrin auguste).
Rovescio
Descrittivo rovescio : Aigle debout de face sur un foudre, les ailes déployées, la tête tournée à droite, tenant une couronne dans son bec.
Legenda rovescio : DHMARC. EX. UPATO, (Dhmarcikhs Ex Upatos)
Traduzione rovescio : (Revêtu de la puissance tribunitienne consul père de la patrie).
Commento
Poids lourd pour ce type. Mêmes coins que l’exemplaire décrit dans l’ouvrage de M. Prieur (p. 139, n° 1190).
Cronistoria
MACRINO
(04/11/217-06/08/218)
Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..
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