E-auction 76-37390 - brm_097332 - MASSIMIANO ERCOLE Quart de follis ou quart de nummus
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SENZA COSTI PER GLI ACQUIRENTI.
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| Valutazione : | 100 € |
| Prezzo : | 18 € |
| Offerta maxima : | 20 € |
| Data di fine vendita : | 29 settembre 2014 15:19:00 |
| partecipanti : | 7 partecipanti |
Tipo : Quart de follis ou quart de nummus
Data: 305
Nome della officina / città: Siscia
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 20 ‰
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 2,39 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Fêlure de frappe à sept heures. Frappe molle au droit. Beau revers. Patine vert foncé lissé
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Tête de Maximien laurée à droite (O*).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Marcus Aurelius Maximianus Pius Felix Augustus".
Rovescio
Titolatura rovescio : GENIO POP-VLI ROMANI// SIS.
Descrittivo rovescio : Genius (Le Génie) coiffé du modius debout à gauche, à demi nu, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la gauche.
Traduzione rovescio : (Au Génie du Peuple Romain).
Cronistoria
MASSIMIANO ERCOLE
(10/12/285-02/310)
Augusto I
Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.
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