brm_677062 - MASSIMINO II DAIA Follis ou nummus
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Tipo : Follis ou nummus
Data: 313
Nome della officina / città: Siscia
Metallo : rame
Diametro : 22,00 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 3,05 g.
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie centrée frappée sur un flan large, avec un joli buste de l’empereur. Patine sombre
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP MAXIMINVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré, drapé et cuirassé de Maximin II Auguste à droite vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : "Imperator Maximinus Pius Felix Augustus" (L'empereur Maximin pieux heureux auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : IOVI CONS-ERVATORI AVGG NN/ -|(GAMMA)// SIS.
Descrittivo rovescio : Jupiter nu debout à gauche, le manteau sur l'épaule, tenant une victoriola de la main droite et un sceptre de la main gauche ; à ses pieds, un aigle debout à gauche, tournant la tête à droite, tenant une couronne dans son bec.
Traduzione rovescio : "Iovi Conservatori Augustorum Nostrorum", (À Jupiter protecteur de nos augustes).
Cronistoria
MASSIMINO II DAIA
(1/05/305-04/313)
Augusto
Massimino II, nipote di Galerio, divenne Cesare il 1 maggio 305. Dopo la morte di Costanzo I Cloro il 25 luglio 306, non divenne augusto e rimase subordinato a Galerio. Alla fine della conferenza di Carnuntum nel novembre 308, è solo Filius Augustorum mentre Licinio I diventa direttamente augusto. Fu solo l'anno successivo che Massimino II prese il titolo di agosto. Dopo la morte di Galerio nel maggio 311, era il più anziano dei tetrarchi sopravvissuti. Litiga con Licinio e Costantino I, mentre cerca di avvicinarsi a Massenzio. Dopo il 312, Licinio si rivolta contro di lui e viene definitivamente eliminato nel 313.
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