brm_663174 - MASSIMINO II DAIA Follis ou nummus
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Tipo : Follis ou nummus
Data: 312-313
Nome della officina / città: Cizico
Metallo : rame
Diametro : 22 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 4,38 g.
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie très légèrement décentrée. Joli revers. Patine grise
Pedigree :
Exemplaire de la collection Aymé Cornu
Diritto
Titolatura diritto : IMP C GAL VAL MAXIMINVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximin II auguste à droite (O*).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Galerius Valerius Maximinus Pius Felix Augustus", (L'empereur césar Galerius Valerius Maximin pieux et heureux auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : GENIO AV-GVSTI/ -|A//SMK.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie du peuple romain) debout à gauche, nu, coiffé du modius, le manteau sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la gauche ; à ses pieds à gauche, un aigle debout à gauche, détournant la tête à droite.
Traduzione rovescio : “Genio Augusti”, (Au Génie de l'auguste).
Commento
Rubans de type 3.
Cronistoria
MASSIMINO II DAIA
(1/05/305-04/313)
Augusto
Massimino II, nipote di Galerio, divenne Cesare il 1 maggio 305. Dopo la morte di Costanzo I Cloro il 25 luglio 306, non divenne augusto e rimase subordinato a Galerio. Alla fine della conferenza di Carnuntum nel novembre 308, è solo Filius Augustorum mentre Licinio I diventa direttamente augusto. Fu solo l'anno successivo che Massimino II prese il titolo di agosto. Dopo la morte di Galerio nel maggio 311, era il più anziano dei tetrarchi sopravvissuti. Litiga con Licinio e Costantino I, mentre cerca di avvicinarsi a Massenzio. Dopo il 312, Licinio si rivolta contro di lui e viene definitivamente eliminato nel 313.
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