brm_608711 - MASSIMINO II DAIA Follis ou nummus
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Tipo : Follis ou nummus
Data: 312-313
Nome della officina / città: Ostie
Metallo : rame
Diametro : 21 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 4,46 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré à l’usure superficielle au droit, plus marquée au revers. Patine marron
Pedigree :
Exemplaire provenant de la collection A-M Schmitt-Cadet
Diritto
Titolatura diritto : IMP MAXIMINVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Maximin II auguste à droite, vu de trois quarts en avant (B*).
Traduzione diritto : "Imperator Maximinus Pius Felix Augustus", (L'empereur Maximin pieux heureux auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : GENIO P-OP ROM// MOSTT.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) debout à gauche, nu, coiffé du modius, le manteau sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la gauche.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du peuple romain).
Commento
Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Épaulière cloutée. Ptéryges fines.
Cronistoria
MASSIMINO II DAIA
(1/05/305-04/313)
Augusto
Massimino II, nipote di Galerio, divenne Cesare il 1 maggio 305. Dopo la morte di Costanzo I Cloro il 25 luglio 306, non divenne augusto e rimase subordinato a Galerio. Alla fine della conferenza di Carnuntum nel novembre 308, è solo Filius Augustorum mentre Licinio I diventa direttamente augusto. Fu solo l'anno successivo che Massimino II prese il titolo di agosto. Dopo la morte di Galerio nel maggio 311, era il più anziano dei tetrarchi sopravvissuti. Litiga con Licinio e Costantino I, mentre cerca di avvicinarsi a Massenzio. Dopo il 312, Licinio si rivolta contro di lui e viene definitivamente eliminato nel 313.
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