v41_0480 - NERONE As, (MB, Æ 28)
MONNAIES 41 (2009)
Prezzo di inizio : 125.00 €
Valutazione : 200.00 €
Prezzo realizzato : 141.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 277.00 €
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Tipo : As, (MB, Æ 28)
Data: 66
Nome della officina / città: Gaule, Lyon
Metallo : bronzo
Diametro : 27,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 10,70 g.
Emission: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré. Portrait de toute beauté où tous les détails de la chevelure sont visibles. Frappe faible au revers avec un manque de métal sur le bouclier. Patine marron superficielle
N° nelle opere di riferimento :
C.302 (2 fr.) - RIC.543 - BMC/RE.381 - BN/R.155 - RCV.- - MRK.- - WCN.593 - Giard/L1.228 /1a (7 ex.)
Diritto
Titolatura diritto : IMP. NERO. CAESAR. AVG. P. MAX. TR. P. P. P.
Descrittivo diritto : Tête nue de Néron à droite, globe à la pointe du cou (O°).
Traduzione diritto : “Imperator Nero Cæsar Augustus Pontifex Maximus Tribunicia Potestate Pater Patriæ”, (L’empereur Néron césar auguste grand pontife revêtu de la puissance tribunitienne père de la patrie).
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE/ S|C.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) allant à gauche, posant la main droite sur un bouclier, sur lequel est inscrit [SPQR].
Traduzione rovescio : “Senatus Consulto”, (par décret du sénat) / “Senatus Populus Que Romanus”, (Le sénat et le peuple romain).
Commento
Pour ce type, J.-B. Giard a répertorié sept exemplaires.
Cronistoria
NERONE
(13/10/54-9/06/68)
La riforma monetaria del 64 permise di risanare le finanze dello Stato facendone sostenere gli oneri agli abitanti dell'Impero. Quest'anno 64 è segnato dal grande incendio di Roma e dalle sue conseguenze, compresa la persecuzione contro i cristiani della città. L'anno seguente, è la scoperta della congiura di Pison, la morte di Seneca e Lucain. Nel 66 Tiridate fu intronizzato re d'Armenia a Roma. Nerone va poi in Grecia dove si esibisce sul palco e proclama "La libertà della Grecia". Gli eccessi dell'imperatore provocano all'inizio dell'anno 68 un'ondata di malcontento che culmina con la rivolta di Vindice in Gallia, Galba e Otone in Spagna. Nerone viene dichiarato nemico pubblico dal Senato. Si è suicidato il 9 giugno per non cadere vivo nelle mani dei suoi nemici..
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