v31_0170 - NERONE Dupondius, (MB, Æ 28)
MONNAIES 31 (2007)
Prezzo di inizio : 175.00 €
Valutazione : 250.00 €
Prezzo realizzato : 230.00 €
Numero di offerte : 4
Offerta maxima : 364.00 €
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Tipo : Dupondius, (MB, Æ 28)
Data: 66
Nome della officina / città: Gaule, Lyon
Metallo : rame
Diametro : 28 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 12,59 g.
Grado di rarità : R1
Emission: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large, bien centré des deux côtés. Beau portrait réaliste de Néron. Usure superficielle au revers sur la Victoire. Recouvert d’une patine vert gris, légèrement granuleuse
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR P PP.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Néron à gauche (O*1), globe à la pointe du cou.
Traduzione diritto : “Imperator Nero Cæsar Augustus Pontifex Maximus Tribunicia Potestate Pater Patriæ”, (L’empereur Néron césar auguste, grand pontife, revêtu de la puissance tribunitienne, père de la patrie).
Rovescio
Titolatura rovescio : VICTORIA - AV-G-VSTI/ S|C.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) marchant à gauche, tenant une couronne de la main droite et de la gauche, une palme.
Traduzione rovescio : “Victoria Augusti”, (La Victoire de l’auguste).
Commento
Bien que lauré, sans marque à l’exergue du revers, nous avons affaire à un dupondius.
Cronistoria
NERONE
(13/10/54-9/06/68)
La riforma monetaria del 64 permise di risanare le finanze dello Stato facendone sostenere gli oneri agli abitanti dell'Impero. Quest'anno 64 è segnato dal grande incendio di Roma e dalle sue conseguenze, compresa la persecuzione contro i cristiani della città. L'anno seguente, è la scoperta della congiura di Pison, la morte di Seneca e Lucain. Nel 66 Tiridate fu intronizzato re d'Armenia a Roma. Nerone va poi in Grecia dove si esibisce sul palco e proclama "La libertà della Grecia". Gli eccessi dell'imperatore provocano all'inizio dell'anno 68 un'ondata di malcontento che culmina con la rivolta di Vindice in Gallia, Galba e Otone in Spagna. Nerone viene dichiarato nemico pubblico dal Senato. Si è suicidato il 9 giugno per non cadere vivo nelle mani dei suoi nemici..
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