v24_0269 - NERONE Dupondius, (MB, Æ 30)
MONNAIES 24 (2005)
Prezzo di inizio : 225.00 €
Valutazione : 350.00 €
lotto invenduto
Prezzo di inizio : 225.00 €
Valutazione : 350.00 €
lotto invenduto
Tipo : Dupondius, (MB, Æ 30)
Data: 65
Nome della officina / città: Gaule, Lyon (Lugdunum)
Metallo : bronzo
Diametro : 28,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 14,64 g.
Grado di rarità : R1
Emission: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait. Magnifique patine vert d’eau, superficielle au revers. Petite faiblesse de frappe au revers
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Néron à gauche, globe à la pointe du cou (O*1).
Traduzione diritto : “Nero Claudius Cæsar Augustus Germanicus Pontifex Maximus Tribunicia Potestate Imperator Pater Patriæ”, (Néron Claude césar auguste germanique revêtu de la puissance tribunitienne empereur père de la patrie).
Rovescio
Titolatura rovescio : VICTORIA - AVGVSTI / S|C // II.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) marchant à gauche, tenant une couronne de la main droite et une palme de la gauche.
Traduzione rovescio : “Victoria Augusti”, (la Victoire de l’auguste).
Commento
Un seul exemplaire signalé dans le corpus sur Lyon par J.-B. Giard, provenant du Cabinet des médailles de la BnF (n° 87).
Cronistoria
NERONE
(13/10/54-9/06/68)
La riforma monetaria del 64 permise di risanare le finanze dello Stato facendone sostenere gli oneri agli abitanti dell'Impero. Quest'anno 64 è segnato dal grande incendio di Roma e dalle sue conseguenze, compresa la persecuzione contro i cristiani della città. L'anno seguente, è la scoperta della congiura di Pison, la morte di Seneca e Lucain. Nel 66 Tiridate fu intronizzato re d'Armenia a Roma. Nerone va poi in Grecia dove si esibisce sul palco e proclama "La libertà della Grecia". Gli eccessi dell'imperatore provocano all'inizio dell'anno 68 un'ondata di malcontento che culmina con la rivolta di Vindice in Gallia, Galba e Otone in Spagna. Nerone viene dichiarato nemico pubblico dal Senato. Si è suicidato il 9 giugno per non cadere vivo nelle mani dei suoi nemici..
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