bby_210911 - FELIPPICO BARDANES Solidus
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Articolo venduto sul nostro negozio (2011)
Prezzo : 3 200.00 €
Articolo venduto sul nostro negozio (2011)
Prezzo : 3 200.00 €
Tipo : Solidus
Data: 711-713
Nome della officina / città: Costantinopoli
Metallo : oro
Titolo in millesimi : 1000 ‰
Diametro : 19 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 4,40 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 8e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle pour ce type monétaire. Portrait fantastique. Revers de style fin, bien venu à la frappe. Conserve l’intégralité de son brillant de frappe et de son coupant d’origine
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : D N FILEPICYS MYLTYLS AN.
Descrittivo diritto : Buste couronné de Philippicus de face, vêtu du loros, tenant un globe crucigère de la main droite et un scipio de la main gauche surmonté d’une croisette.
Traduzione diritto : “Dominus Noster Filepicus Multus Anni”, (Notre seigneur Phlippicus pour de nombreuses années).
Rovescio
Titolatura rovescio : VICTOR[IA] - AVSUH.
Descrittivo rovescio : Croix potencée posée sur trois degrés.
Traduzione rovescio : “Victoria Augusti”, (La victoire de l’auguste).
Commento
Un minuscule petit grafitti dans le champ gauche du revers (pi). Ce type semble plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux. C’est la première fois que nous proposons ce type à la vente.
Cronistoria
FELIPPICO BARDANES
(4/11/711- 3/06/713
Filippico, di origine armena, si ribellò al potere arbitrario di Giustiniano II. La rivolta ebbe origine a Cherson, che Giustiniano aveva punito per essere stato il luogo della sua detenzione. Bardanes marciò su Costantinopoli e Giustiniano II e suo figlio Tiberio furono messi a morte. Favorevole all'eresia monofisita, si trovò privo di numerosi appoggi in Occidente, in particolare a Roma. Molto rapidamente, Filippico dovette fronteggiare la doppia minaccia dei bulgari con Tervel loro khan, già alleato di Giustiniano II durante la sua reinstallazione a Costantinopoli nel 705 che riuscì praticamente sotto le mura della capitale e di fronte al pericolo musulmano che segnò punti e continuarono la loro opera di indebolimento in Asia Minore. Alla fine l'imperatore fu deposto, accecato e mandato in un monastero dove presto morì..
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