E-auction 605-577328 - PROBO Aurelianus
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SENZA COSTI PER GLI ACQUIRENTI.
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Tipo : Aurelianus
Data: novembre - décembre
Data: 276
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 1 h.
Peso : 4,68 g.
Officine: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie idéalement centrée. Superbe revers de style fin. Buste à l’usure régulière. Patine gris foncé
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Exemplaire provenant du trésor de Guercheville
Diritto
Titolatura diritto : IMP C M AVR PROBVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et cuirassé de Probus à droite avec pan de paludamentum, vu de trois quarts en avant (B01).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Aurelius Probus Augustus”, (l’empereur césar Marc Aurèle Probus auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : LAETITIA AVGVSTI/ -|-// IIII.
Descrittivo rovescio : Laetitia (la Joie) drapée, debout à gauche, tenant de la main droite une couronne et de la main gauche une ancre sous la forme d'un bâton stylisé.
Traduzione rovescio : “Laetitia Augusti”, (La Joie de l'auguste).
Cronistoria
PROBO
(06-07/276-09/282)
Probo nacque il 19 agosto 232 a Sirmio. Condusse una brillante carriera militare durante i regni tra Valeriano I e Tacito. Comandante dell'esercito d'Oriente alla morte di Tacito, fu subito proclamato imperatore e trionfò facilmente su Floriano, che fu assassinato. La situazione è grave. Il limes renano-danubiano cedette sotto la pressione delle invasioni germaniche. Probo ristabilisce la pace in Gallia, in Germania poi in Rezia dove infligge una severa sconfitta ai popoli germanici, in Tracia dove schiaccia i Sarmati e gli Sciti, in Asia Minore che ripulisce da saccheggiatori e pirati della Panfilia, infine in Africa dove pone fine alle incursioni dei Blemmi. Nel 280 firmò la pace con Vahram II, monarca sassanide. Deve affrontare le usurpazioni di Saturnin, Bonose e Proculus. Probo, dopo aver trionfato su tutti i suoi avversari, tornò a Roma nel 281 e celebrò le sue vittorie. Prima di preparare una nuova spedizione contro i Sassanidi, cadde sotto i colpi dei suoi stessi soldati a Sirmio nel 282.
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