brm_843666 - TRAIANO Denier
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Articolo venduto sul nostro negozio (2023)
Prezzo : 100.00 €
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Prezzo : 100.00 €
Tipo : Denier
Data: 116
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 17,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,41 g.
Officine: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan idéalement centré. Joli buste au droit, détaillé. Une très fine usure régulière. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP CAES NER TRAIANO OPTIMO AVG GER DAC.
Descrittivo diritto : Buste lauré et drapé de Trajan à droite, vu de trois quarts en arrière (A*21).
Traduzione diritto : “Imperatori Cæsari Nervæ Traiano Optimo Augusto Germanico Dacico”, (A l'empereur césar Nerva Trajan, le Meilleur, germanique dacique).
Rovescio
Titolatura rovescio : P M TR P COS - VI P P S P Q R.
Descrittivo rovescio : Mars nu et casqué marchant à droite, le manteau flottant sur l'épaule, tenant une haste transversale de la main droite et un trophée reposant sur l'épaule gauche.
Traduzione rovescio : “Pontifico Maximo Tribuniciæ Potestate Consulo Sexto Patri Patriæ Senatus Populus Que Romanus”, (Au grand pontife revêtu de la puissance tribunitienne consul pour la sixième fois père de la patrie au nom du Sénat et du Peuple romain).
Cronistoria
TRAIANO
(27/10/97-8/08/117)
Augusto
Traiano nacque il 18 settembre 53 a Italica, vicino a Siviglia in Spagna, come il suo allievo Adriano. Appartiene a una famiglia di coloni stabilitisi in Spagna. Dopo una brillante carriera militare sotto i Flavi, fu console nel 91 e legato di Germania Superiore quando fu adottato da Nerva nel 97 per succedergli. Dopo la morte di quest'ultimo, diventa augusto. Il suo regno sarà dedicato a numerose campagne militari contro i Germani sul limes renano, che gli valsero il titolo di Germanico. Quindi, condusse due guerre daciche contro Decebalo che si conclusero con l'annessione della Dacia. Traiano prepara una campagna contro i Parti, i turbolenti e potenti vicini dell'est. Lasciò Roma per l'Oriente e stabilì il suo quartier generale ad Antiochia prima di invadere il regno dei Parti. Arriverà fino a Ctesifonte (Seleucia sul Tigri). Quando morì l'8 agosto 117, l'Impero era al suo apice e conobbe la sua massima espansione territoriale..
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