v09_0195 - VESPASIANO Tétradrachme syro-phénicien
MONNAIES 9 (2000)
Prezzo di inizio : 144.83 €
Valutazione : 228.67 €
lotto invenduto
Prezzo di inizio : 144.83 €
Valutazione : 228.67 €
lotto invenduto
Tipo : Tétradrachme syro-phénicien
Data: an 3
Nome della officina / città: Antioche, Syrie, Séleucie et Piérie
Metallo : argento
Diametro : 24 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 13,13 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan un peu court au droit. Petite faiblesse de frappe sur le portrait / Joli revers, légèrement décentré sur la légende
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire est le 0114_016 de la base TSP
Diritto
Descrittivo diritto : Tête laurée de Vepasien à droite (O*) avec un lituus devant la tête.
Legenda diritto : AUTOKRAT KAISA AOUESPASIANOU
Traduzione diritto : (L'empereur césar Vespasien).
Rovescio
Descrittivo rovescio : Aigle debout à gauche sur une massue, les ailes déployées.
Legenda rovescio : ETOUS G IE[ROU]
Traduzione rovescio : (troisième année sainte).
Commento
Michel Prieur a répertorié 10 exemplaires pour cette année. Les auteurs du Roman Imperial Coinage signalent l'existence de 4 coins de droit pour quatre exemplaires. Il y avait 1 pièce de ce type dans le trésor de Tiberias. L'an 3 correspond aux années 70-71. Ces pièces sont frappées au moment où Titus achève la pacification de la Judée, la prise et la destruction de Jérusalem.
Cronistoria
VESPASIANO
(1/07/69-24/06/79)
Vespasien nacque il 17 novembre 9 a Flacrines, presso Reate (nella terra sabina). Appartiene alla borghesia municipale italiana. Edile nel 38, prestatore nel 40, console nel 51, proconsole d'Africa nel 63, comandò con Claude la spedizione in Bretagna. Nerone gli affidò tre legioni e un impero proconsolare per reprimere la rivolta di Giudea nel 66. Fu proclamato augusto il 1 luglio 69 ad Alessandria e i suoi figli, Tito e Domiziano, furono promossi a Cesare. Vitellio fu eliminato il 20 dicembre 69. Tito fu direttamente associato al governo dal padre dal 71. Il suo regno fu dedicato alla restaurazione politica ed economica di Roma. Nel 73, ha assunto la censura. Morì a Reate il 24 giugno 79.
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