brm_365428 - AURELIANO Aurelianus
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Tipo : Aurelianus
Data: printemps
Data: 274
Nome della officina / città: Tripolis
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 4,99 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale et épais, régulier et bien centré. Très beau portrait inhabituel. Frappe molle au revers avec une usure superficielle. Très jolie patine marron foncé, légèrement granuleuse au revers
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la vente Aufhaüser 12 du 1er octobre 1996, n° 719, de la vente E-auction CNG. 275, n° 160, de MONNAIES 59, N° 505 et de la collection Daniel Compas
Diritto
Titolatura diritto : IMP C AVRELIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et cuirassé d’Aurélien à gauche drapé sur l’épaule, vu de trois quarts en avant (B1).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Aurelianus Augustus", (L'empereur césar Aurélien auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : SOL-I INVICTO/ *|-// KA.
Descrittivo rovescio : Sol (Le Soleil) radié, nu, le manteau sur l’épaule gauche, debout à gauche, levant la main droite et tenant un globe de la gauche ; à ses pieds, à gauche, un captif assis, les mains liées dans le dos.
Traduzione rovescio : “Soli Invicto”, (Au Soleil Invincible).
Commento
Poids très lourd. Sans argenture superficielle. Buste exceptionnel. Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Égide posée sur la cuirasse. Grandes ptéryges fines et souples. Petit pan de paludamentum sur l’épaule gauche. Ce type semble beaucoup plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux. Sylviane Estiot (BN/RXII.1, op. cit., p. 438) ne signale que six exemplaires à Vienne avec ce type de buste et parfois avec un globule après INVICTO au revers).
Cronistoria
AURELIANO
(07/270-09/275)
Aurélien riformò la monetazione del billon creando una nuova moneta, l'aureliano o antoniniano con il marchio XXI in Occidente o KA in Oriente. Da 30 anni e la tesi di J.-P. Callu, si è detto molto sul significato di questi segni che caratterizzano le monete dopo la riforma del 274. Una delle ipotesi vorrebbe che 20 aureliani contenessero il 5% di argento identico a una moneta d'argento puro. Questi aureliani sembrano essere tagliati a 1/84 di libbra (3,87 g). Un'altra teoria a lungo difesa dall'autore consisteva nello spiegare l'esergo come segno di valore XX o K = I o A. La nuova denominazione allora corrispondeva a 20 sesterzi (HS) che era l'unità di conto o 5 denari. Oggi il valore di questa nuova moneta, aurelianus, sarebbe di 4 denari. Il ritorno all'ortodossia monetaria, grazie alle vittorie su Palmira e sull'Impero gallico, permise una restaurazione monetaria che sarebbe sopravvissuta, in qualche modo, fino alla riforma di Diocleziano nel 294, creando forse un notevole aumento dei prezzi..
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