bgr_983840 - CALABRIA - TARENTUM Nomos, statère ou didrachme
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Tipo : Nomos, statère ou didrachme
Data: c. 235 AC.
Nome della officina / città: Tarente, Calabre
Metallo : argento
Diametro : 20,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 6,59 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Magnifique exemplaire sur un flan idéalement centré des deux côtés. Revers fantastique, finement détaillé. Superbe cavalier au droit. Avec son coupant. Patine grise avec de légers reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : SOUS LE CHEVAL, LÉGENDE GRECQUE.
Descrittivo diritto : Cavalier barbu, vêtu militairement galopant à droite, vu de face, tenant une petite Niké qui le couronne.
Legenda diritto : ERKT// KALLIKRA/THS
Traduzione diritto : (Kallicratès).
Rovescio
Descrittivo rovescio : Taras chevauchant un dauphin à gauche, tenant un trident de la main droite et une petite Niké de la main gauche, le couronnant.
Legenda rovescio : TARAS// NE
Traduzione rovescio : (Tarente).
Cronistoria
CALABRIA - TARENTUM
(235-228 a.C.)
Autonomia - Due alleanza con il Romani
Nel 272 aC Taranto si arrese, dopo un lungo assedio, al console Lucio Papirio Cursore. Dopo la partenza di Pirro, Taranto si sottomise a Roma. Sotto l'impulso del Console Spurio Carvilio Massimo, Taranto, dapprima alleata di Roma, si unì infine ad Annibale nel 213 aC La guarnigione romana, rifugiatasi sull'acropoli di Taranto, resistette per cinque anni. La città fu infine sottomessa da Fabio Massimo nel 209 a.C. che ridusse in schiavitù gran parte della popolazione, trentamila persone secondo Livio (XXVI, 39).
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