bgr_826858 - CALABRIA - TARENTUM Nomos, statère ou didrachme
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Tipo : Nomos, statère ou didrachme
Data: c. 270-250 AC.
Nome della officina / città: Tarente
Metallo : argento
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 6,25 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie sur un flan court, centré des deux côtés. Joli revers. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Descrittivo diritto : Cavalier nu au pas à droite, couronnant son cheval.
Legenda diritto : AGAQ-A/ RCOS.
Traduzione diritto : (Agatharchos).
Rovescio
Descrittivo rovescio : Taras nu, chevauchant un dauphin à gauche, tenant un canthare de la main droite et une corne d’abondance de la main gauche ; derrière, une torche de course allumée.
Legenda rovescio : TARAS/ ARIST.
Traduzione rovescio : (Tarente/ Ariston).
Cronistoria
CALABRIA - TARENTUM
(272-235 a.C.)
Autonomia - Prima alleanza con il Romani
Taranto, fondata intorno al 706 aC dai Partenopei, fu l'unica colonia di Sparta. Secondo la mitologia, Taras era figlio di Poseidone e della ninfa Satira. Fu salvato durante un naufragio da un delfino che lo depositò vicino alla città futura e la leggenda TAPAS designa la città. Dopo la partenza di Pirro, Taranto si sottomise a Roma. Sotto la guida del Console Spurio Carvilio Massimo, Taranto divenne una città alleata di Roma. Dopo la sconfitta del 272 a.C. conobbe un grande periodo di prosperità che durò fino alla seconda guerra punica (221-202 a.C.).
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