Live auction - bga_686864 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme au cavalier, imitation de Philippe II
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Le offerte vincenti saranno sottomesse ai 18% per spese di compartecipazione alla vendita.
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| Valutazione : | 950 € |
| Prezzo : | 750 € |
| Offerta maxima : | 750 € |
| Data di fine vendita : | 06 dicembre 2022 15:57:35 |
| partecipanti : | 2 partecipanti |
Tipo : Tétradrachme au cavalier, imitation de Philippe II
Data: c. 300-250
Metallo : argento
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 14,44 g.
Slab
NGC :
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle pour ce type monétaire. Belle tête de Zeus légèrement stylisée. Frappe un peu molle au revers, stylisée aussi. Marque de démonétisation au revers. Patine de collection ancienne avec des reflets dorés et bleutés acier
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient du stock de J.-B. Vigne du 23 avril 1985. Exemplaire sous coque NGC AU (Strike 5/5, Surface 2/5)
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Zeus à droite.
Rovescio
Descrittivo rovescio : Cavalier au pas à droite, tenant une palme de la main droite ; le cheval lève l'antérieur à droit ; sous le cheval, entre les pattes, un dauphin faisant penser à un aplustre (asphlaton).
Legenda rovescio : FILIP-P.U/ G°.
Traduzione rovescio : (de Philippe/ Go).
Commento
Imitation précoce. Tête de Zeus légèrement stylisée, en particulier au niveau de l’œil. L’omicron de Philippoy au revers est figuré par un globule. Marque de vérification sur le cheval. Le symbole sous le cheval est particulier, stylisé. L’ensemble pourrait nous laisser à penser à une imitation celtique primaire. Mêmes coins que l’exemplaire CNG, Triton V, 15 janvier 2002, n° 1006.
Cronistoria
CELTI DEL DANUVIO
(III-I secolo a.C.)
Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.
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