brm_941761 - GIULIA DOMNA Denier
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Tipo : Denier
Data: 204
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 550 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,32 g.
Officine: 6e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale et irrégulier, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Beau portrait. Joli revers de style fin. Patine grise superficielle avec des reflets mordorés
Diritto
Titolatura diritto : IVLIA - AVGVSTA.
Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Domna à droite, vu de trois quarts en avant, la chevelure en tresses ramenées derrière la tête (L).
Traduzione diritto : "Iulia Augusta" (Julia Augusta).
Rovescio
Titolatura rovescio : PIETAS - AVGG.
Descrittivo rovescio : Pietas (La Piété) debout à gauche, mettant un grain d'encens dans la flamme d'un autel et tenant une boîte à encens (acerra).
Traduzione rovescio : "Pietas Augustorum" (La Piété des Augustes).
Commento
Très beau portrait particulier.
Cronistoria
GIULIA DOMNA
(+217)
Augusta
Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..
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