brm_293539 - GIULIA MAESA Denier
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Tipo : Denier
Data: 220-222
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,43 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan ovale et irrégulier, bien centré des deux côtés. Beau portrait de Julia Maesa. Joli revers de frappe un peu molle. Superbe patine gris foncé de collection ancienne avec des reflets mordorés
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IVLIA MAESA AVG.
Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Maésa à droite avec les cheveux ramenés derrière la tête (L).
Traduzione diritto : “Iulia Mæsa Augusta”, (Julia Maésa augusta).
Rovescio
Titolatura rovescio : SAECVLI - F-E-LICITAS/ *|-.
Descrittivo rovescio : Felicitas (la Félicité) drapée debout à gauche, tenant une patère de la main droite sacrifiant au-dessus d’un autel allumé et tenant de la main gauche un sceptre long.
Traduzione rovescio : “Sæculi Felicitas”, (La Félicité du siècle).
Commento
Les exemplaires avec l’étoile à gauche dans le champ semblent plus rares qu’avec l’étoile positionnée à droite. Césure de légende de revers inhabituelle. Trace de frappe incuse au revers du droit.
Cronistoria
GIULIA MAESA
(+223 o 226)
Sorella di Giulia Domna, madre di Giulia Soemias e di Giulia Mamea, nonna d'Elagabalo e d'Alessandro Severo - Augusta
Julia Maésa è la sorella di Julia Domna, quindi la cognata di Settimio Severo. Ha sposato Julius Avitus e ha avuto due figlie, Julia Soémias, madre di Eliogabalo, e Julia Mamée, madre di Alexandre Sévère. Ha circa cinquant'anni nel 217 alla morte della sorella, che non appoggiò l'assassinio del figlio Caracalla. Immensamente ricca, fece una campagna con i soldati di stanza a Emesa per far proclamare imperatore il suo nipote maggiore, Eliogabalo. Nel 222, è ancora lei che, pur di salvare la dinastia, permetterà che sua figlia ed Elagabal vengano massacrati per promuovere il suo secondo nipote, Alessandro Severo, al titolo di augusto. Morì all'inizio di questo principato, tra il 223 e il 228, più probabilmente nel 226.
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