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fjt_078962 - LYONNAIS - CONSULAT DE LYON Jeton Ar 30, pour les ex-consuls 1756

LYONNAIS - CONSULAT DE LYON Jeton Ar 30, pour les ex-consuls BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2012)
Prezzo : 18.00 €
Tipo : Jeton Ar 30, pour les ex-consuls
Data: 1756
Metallo : argento
Diametro : 30 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Orlo : striée
Commenti sullo stato di conservazione:
Très bel exemplaire avec une usure régulière
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Descrittivo diritto : Écusson ovale aux armes de la Ville, placé sur un cartouche, soutenu par les figures allégoriques nues et assises du Rhône et de la Saône laissant échapper l’eau de leur urnes, palmes en sautoir à l’exergue.

Rovescio


Titolatura rovescio : VIRIS CONSULARIBUS.
Descrittivo rovescio : Dans le champ, PATRIA MEMOR en deux lignes dans une couronne de chêne ; à l’exergue : MDCCLVI.
Traduzione rovescio : (Aux consuls - la Patrie reconnaissante).

Commento


Exemplaire sans la grande coquille au droit.

Cronistoria


LYONNAIS - CONSULAT DE LYON

La serie dei gettoni consolari della città di Lione risale al 1624, quando per la prima volta furono distribuiti dei gettoni in dono d'onore a membri, ufficiali e personaggi i cui meriti il Consolato doveva premiare.. Le prime distribuzioni sono intermittenti e non diventano regolari fino al 1652 quando sembra adottata la regola della distribuzione dei gettoni d'argento al termine del biennio di ciascun preposto.. Testimonianza onoraria più che un compenso, questi gettoni erano per i consoli (detti anche assessori) un ricordo della loro carica e l'opportunità di rappresentare il loro stemma. Per i personaggi secondari, invece, i gettoni servivano da bonus e spesso preferivano essere pagati in contanti.. Per grandi personaggi come il gastaldo o gli arcivescovi, i gettoni venivano accumulati e arricchivano l'argenteria di famiglia. Il numero dei borsisti, fissato in nove nel 1652, continua ad aumentare e da 900 gettoni le distribuzioni arrivano a 4. 400 gettoni nel 1745. I gettoni di rame destinati ai dipendenti del Consolato sono coniati in numero incerto. L'incisione di questi gettoni è il più delle volte opera dell'incisore della Monnaie de Lyon, ad esempio Clair I Jacquemin o Aimé Jacquemin, mentre la loro fabbricazione è affidata alla Monnaie des Médailles che ha il privilegio esclusivo di coniare dal 1672. Molti studi riguardano la serie dei gettoni consolari, il più recente e meglio documentato è quello di Jean Tricou, Les tokens consulaires de Lyon, Paris, Bourgey, 1955.

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