brm_760202 - TRAIANO Dupondius
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Tipo : Dupondius
Data: 115
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 26,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 12,64 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire centré. Joli buste de Trajan ainsi qu’un revers agréable. Patine marron foncé
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP CAES NER TRAIANO OPTIMO AVG GER DAC P M TR P COS VI P PEAUCTION.
Descrittivo diritto : Buste radié et drapé de Trajan à droite, vu de trois quarts en arrière (A21).
Traduzione diritto : “Imperatori Cæsari Nervæ Traiano Optimo Augusti Germanico Dacico Pontifico Maximo Tribuniciæ Potestate Consuli sexto Patri Patriæ”, (À l'empereur césar Nerva Trajan le meilleur auguste germanique dacique, grand pontife revêtu de la puissance tribunitienne, consul pour la sixième fois, père de la patrie).
Rovescio
Titolatura rovescio : SENATVS POPVLVS QVE ROMANVS/ S|C.
Descrittivo rovescio : Felicitas (la Félicité) debout de face tournée à gauche, tenant de la main droite un caducée et de la main gauche une corne d'abondance.
Traduzione rovescio : “Senatus Populus Que Romanus”, (Le Sénat et le Peuple romain).
Cronistoria
TRAIANO
(27/10/97-8/08/117)
Augusto
Traiano nacque il 18 settembre 53 a Italica, vicino a Siviglia in Spagna, come il suo allievo Adriano. Appartiene a una famiglia di coloni stabilitisi in Spagna. Dopo una brillante carriera militare sotto i Flavi, fu console nel 91 e legato di Germania Superiore quando fu adottato da Nerva nel 97 per succedergli. Dopo la morte di quest'ultimo, diventa augusto. Il suo regno sarà dedicato a numerose campagne militari contro i Germani sul limes renano, che gli valsero il titolo di Germanico. Quindi, condusse due guerre daciche contro Decebalo che si conclusero con l'annessione della Dacia. Traiano prepara una campagna contro i Parti, i turbolenti e potenti vicini dell'est. Lasciò Roma per l'Oriente e stabilì il suo quartier generale ad Antiochia prima di invadere il regno dei Parti. Arriverà fino a Ctesifonte (Seleucia sul Tigri). Quando morì l'8 agosto 117, l'Impero era al suo apice e conobbe la sua massima espansione territoriale..
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