brm_734939 - GETA Denier
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Tipo : Denier
Data: 198-199
Nome della officina / città: Laodicée
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 17,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,00 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie légèrement décentrée au revers mais belle représentation de l’Espérance. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : L SEPTIMIVS - GETA CAES.
Descrittivo diritto : Buste drapé, tête nue de Géta césar à droite, vu de trois quarts en arrière (A°21).
Traduzione diritto : “Lucius Septimus Geta Cæsar”, (Lucius Septime Géta César).
Rovescio
Titolatura rovescio : SPEI PER-PETVAE.
Descrittivo rovescio : Spes (l'Espérance) marchant à gauche, tenant une fleur de la main droite et relevant sa robe de la gauche.
Traduzione rovescio : “Spei Perpetuæ”, (À l'Espoir perpétuel).
Commento
Sur les monnaies syriennes, le portrait de l'empereur est beaucoup moins stéréotypé que sur les deniers romains ; preuve est que les graveurs syriens étaient capables de rendre les portraits de manière plus expressive et plus individuelle. Monnaie frappée en début de règne avec Lucius avant de prendre le praenomen de Publius en 199.
Cronistoria
GETA
(06/198-26/02/212)
Cesare
Nato il 26 maggio 189, Geta divenne Cesare nel 198 e ricevette il titolo di pontefice l'anno successivo. Accompagna suo padre e suo fratello in Bretagna dal 208 e viene elevato ad Augusto l'anno successivo. Quando Settimio Severo morì a York il 4 febbraio 211, i due fratelli riportarono a Roma le ceneri del padre e divennero co-imperatori. Ma si odiano. Infine, dopo un anno di governo congiunto, Caracalla uccide il fratello tra le braccia della madre. Geta è dedicata alla "damnatio memoriæ" (dannazione della memoria). I suoi sostenitori vengono sistematicamente massacrati.
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