brm_840960 - GETA Sesterce
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Tipo : Sesterce
Data: 210
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 30,5 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 23,02 g.
Grado di rarità : R3
Officine: 6e
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie centrée. Usure importante mais exemplaire bien identifiable. Patine marron
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP CAES P SEPT - GETA PIVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste de Géta laurée à droite drapé sur l'épaule gauche (O*2).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Publius Septimus Geta Pius Augustus", (L’empereur césar Publius Septime Géta pieux auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : PONTIF TR P II COS II// SC.
Descrittivo rovescio : Caracalla et Géta voilés et vêtus de la toge, se donnant la main et sacrifiant au-dessus d’un autel allumé avec une victime à ses pieds ; derrière, un joueur de flûte debout de face.
Traduzione rovescio : "Pontifex Tribunicia Potestate iterum Consul iterum", (Pontife revêtu de deuxième puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois).
Cronistoria
GETA
(06/198-26/02/212)
Augusto
Geta, nato il 26 maggio 189, divenne Cesare nel 198 e l'anno successivo ricevette il titolo di pontifex. Accompagna suo padre e suo fratello in Bretagna dal 208 e viene elevato ad Augusto l'anno successivo. Quando Settimio Severo morì a York il 4 febbraio 211, i due fratelli riportarono a Roma le ceneri del padre e divennero co-imperatori. Ma si odiano. Infine, dopo un anno di governo congiunto, Caracalla uccide il fratello tra le braccia della madre. Geta è dedicata alla "damnatio memoriæ" (dannazione della memoria). I suoi sostenitori vengono sistematicamente massacrati.
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