bpv_979668 - GETA Unité
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Tipo : Unité
Data: 209-211
Nome della officina / città: Antioche, Pisidie
Metallo : rame
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 5,12 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan mince, centré. Usure importante mais régulière. Revers agréable. Patine foncée
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : IMP CAES P SEP - GETAE AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré, drapé et cuirassé de Géta à droite, vu de trois quarts en arrière (A*2).
Traduzione diritto : (Iperatori Cæsari Publio Septimio Getæ Augusto”, (À l’empereur Publius Septimius Geta auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : COL CAES - ANTIOCH.
Descrittivo rovescio : Mên (Lunus), nu jusqu’à la ceinture debout à droite, coiffé du bonnet phrygien, les épaules ornées d’un croissant, appuyé sur un sceptre, le pied droit posé sur un bucrane, tenant de la main gauche une victoriola et un sceptre de la main droite ; derrière lui, un coq à ses pieds tourné à gauche.
Traduzione rovescio : “Colonia Cæsari Antiocheni/ Senatus Romanus” (la colonie césarienne d’Antioche/ Le Sénat romain).
Cronistoria
GETA
(06/198-26/02/212)
Augusto
Geta, nato il 26 maggio 189, divenne Cesare nel 198 e l'anno successivo ricevette il titolo di pontifex. Accompagna suo padre e suo fratello in Bretagna dal 208 e viene elevato ad Augusto l'anno successivo. Quando Settimio Severo morì a York il 4 febbraio 211, i due fratelli riportarono a Roma le ceneri del padre e divennero co-imperatori. Ma si odiano. Infine, dopo un anno di governo congiunto, Caracalla uccide il fratello tra le braccia della madre. Geta è dedicata alla "damnatio memoriæ" (dannazione della memoria). I suoi sostenitori vengono sistematicamente massacrati.
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